mercoledì 22 giugno 2011

COMMENTO DI KOUKLA - ANOBII


Amante di romanzi gialli quale sono, non ho potuto evitare di "divorare" in breve tempo questo splendido lavoro di Alessandro Bastasi. Avevo già potuto apprezzare il suo stile con "La fossa comune" ma, non essendo io sufficientemente informata sulla situazione economico-politica sovietica alla quale il romanzo si riferiva, non mi ci sono appassionata tanto quanto in questa occasione. L'autore racconta una storia di maldicenze, incomprensioni, tradimenti ed atroci delitti che si intrecciano, confondono le acque... Il tutto rivissuto dal protagonista che coinvolge e trascina il lettore.

giovedì 9 giugno 2011

PRESENTAZIONE A LA SPEZIA - GIOVEDì 23 GIUGNO


Ora
giovedì 23 giugno · 19.00 - 21.00

Luogo
Caffè Bistrot, Porto Mirabello (La Spezia)

Creato da

Maggiori informazioni
AperiCena in noir con "La gabbia criminale", il secondo libro di Alessandro Bastasi, al Caffè Bistrot del Porto Mirabello. Partecipazione gratuita.

Chi lo desidera potrà fermarsi per un piacevole AperiCena con l'autore (il costo è di 14 euro).

"Alberto Sartini, neopensionato ex professore, un po' annoiato e demotivato, torna a vivere nella nativa Treviso abbandonata da decenni per una moglie ormai ex ed una carriera universitaria a Brescia. Ora che i figli sono grandi Alberto decide di riallacciare i legami con la piccola città di provincia dove vivono ancora la madre e la sorella con le quali i rapporti sono a dir poco tiepidi. Ma mentre rimette a posto la casa di famiglia e recupera qualche amicizia quasi dimenticata, i fantasmi del passato iniziano a tormentarlo. E i fatti accaduti nel 1953, quando era bambino, tornano vividi a chiedere ripsoste. Chi ha ucciso Saverio Dotto e la moglie a coltellate? L'amico Gigi sostiene che Carlo Bettini, l'uomo che è stato accusato dell'omicidio, ed è morto in carcere, era innocente. Alberto scava nella propria memoria e cerca di ricostruire le vicende di allora, aiutato anche dalla moglie e dalla figlia di Bettini, travolte dalla tragedia e additate dai benpensanti come poco di buono la prima e povera vittima la seconda. E scopre che anche la propria famiglia in qualche modo è legata a corda doppia con la vicenda. Riuscirà a fare venire alla luce la verità? Nella sua indagine Alberto si trova invischiato sempre più nel fango delle ipocrisie, delle falsità, di un ambito sociale in cui era più importante apparire "per bene" che esserlo per davvero, in cui per preservare il proprio buon nome era lecito tutto. Trovandosi poi intrappolati in una “gabbia criminale” dalla quale era difficile liberarsi. Al contempo scopriamo che la Treviso di oggi non è tanto diversa da allora e che per coloro che vivono ai margini della società l'esistenza è ancora una lotta oggi come nel dopoguerra. Una storia reale, tangibile, che mette in luce le grottesche acrobazie di chi vive solo per "la facciata". Ma anche un viaggio a ritroso nel tempo in cui Alberto trova la voglia di rimettrersi in gioco e una nuova grinta per affrontare la vita, addolcita - ora - da una tenera e inaspettata storia d'amore. Un bel romanzo che potrebbe essere definito "noir sociale" e incatena il lettore fino all'ultima pagina."

MILANO IN BIONDA 2011

martedì 7 giugno 2011

MILANO IN BIONDA 2011


Saranno trenta gli scrittori che  sabato 18 giugno alle ore 21 presso la Terrazza eventi della Libreria del Corso in Corso S. Gottardo, 35 a Milano daranno vita alla quarta edizione del Milano in Bionda. Un’edizione ricchissima che sarà anche impreziosita dalle letture diSergio Scorzillo, e in cui si potrà gustare la birra artiginale del Birrificio Italiano!
La lista completa dei partecipanti QUI

lunedì 6 giugno 2011

Commento di Chicca (aNobii)


Difficile scrivere qualcosa di nuovo su un romanzo piaciuto a tutti, posso ripetere anche io che è scritto molto bene, che lo si legge tutto d'un fiato, che non ha nessuna importanza se l'omicida lo si intuisce, a differenza del protagonista, molto presto; quello che conta è l'ambientazione in una provincia tutta perbenino dove l'importante non è essere ma apparire, i cosidetti "sepolcri imbiancati". Quello che conta è la consapevolezza che cresce, questa necessità di fare luce e pulizia e una bella storia d'amore raccontata con molta dolcezza