
Scrittura scorrevole, piacevolmente veloce e semplice, immediata.
La storia di Alberto che, tornato ormai sessantenne alla casa della sua infanzia, ritrova persone e avvenimenti di quegli anni e soprattutto una storia da cui dipanare una matassa intricata ma che alla fine lo porterà alla verità ma anche al disgusto di una società che non cambia con gli anni.
Ho fatto un tuffo nella mia infanzia, ritrovando in questo libro echi di giochi lontani, quando ancora potevamo giocare nei cortili o in strada…che emozione!
Anche se questo libro mi è piaciuto, devo dire che il mio preferito rimane il precedente “la fossa comune” sempre scritto dal bravissimo Alessandro Bastasi.